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Cupra Marittima : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diAscoli-Piceno.

Comuni

Comune di Cupra Marittima

Turismo Cupra Marittima :

CENNI GEOGRAFICI
Cupra Marittima appartiene al comprensorio della Riviera delle Palme del basso litorale marchigiano. Principalmente nota come località turistica balneare in continuo sviluppo, ha ricevuto a partire dal 1997 numerosi riconoscimenti tra cui la Bandiera Blu Europea per la pulizia del suo mare (l'ultimo riconoscimento è per l'anno 2009). Forma parte del comune il borgo medievale di Marano, posto su una collina sovrastante. Con tale denominazione era conosciuto il comune fino al 1863, anno in cui, tramite regio decreto, assunse il nome di Cupra Marittima.
Alle spalle della marina (il paese propriamente detto) si trovano tre colline: Sant'Andrea con l'omonima rocca (recentemente ristrutturata), Marano con l'incasato medievale e Boccabianca. Cupra Marittima era una colonia romana ed il suo nome era derivato da "cuprum" cioè rame, in tempi remoti sul territorio Cuprense vi erano miniere di rame.
CENNI STORICI
Il vecchio incasato medievale (Marano) posto sull'altura costituisce il nucleo principale del paese, mentre è nella seconda metà dell'800 che, più in basso, prende forma il borgo marinaro; si evidenziano inoltre realtà archeologiche che rimandano ad una frequentazione preistorica sul territorio; ma è conla Civiltà Picena (VIII-II sec. a.C.) che gli insediamenti umani si fanno più intensi, come testimoniano le numerose necropoli in contrada "Castelletta", ricche di corredi tombali. Sconfitti i Piceni (268 a.C.), Cupra Marittima diviene una colonia romana e l'ager cuprensis venne identificato con la V Regio famosa per la produzione di olio, olive e commercio marittimo con un suo grande porto situato verso la zona nord dell'attuale paese. In tale zona sorgevano dei magazzini, sono venuti alla luce gli ormeggi di navi e anfore che servivano per il trasporto del grano e dell'olio. Con la caduta dell'impero romano d'Occidente, i barbari irruppero: Cupra fu saccheggiata molte volte e subì la dominazione di Bizantini,Longobardi e Franchi, finché nel IX secolo i Mori la distrussero. I cuprensi si ritirarono sulle alture dando vita a Castrum Maranum (il nucleo difensivo più forte),a Castel Sant'Andrea e a Castel Boccabianca. Nel 1076 Marano divenne libero Comune sotto la protezione della vicino Fermo alla quale doveva versare le tasse: un bue e una scrofa ogni anno. Sono di questo periodo i monumenti più significatici quali la chiesa romanica di Santa Maria in Castello (edificata prima del 1200), il Palazzo Brancadoro-Sforza (del 1444), le mura di cinta e le torri costruite dal 1100. è in questo periodo che tra i documenti storici si trovano tracce sui rapporti commerciali dei naviganti di Marano e dei pescatori di Sant'Andrea, con Venezia, Chioggia,Sebenico,Durazzo ecc.. Nonostante l'attività, la marina non fu abitata per tutto il Medioevo; marinai e pescatori avevano la proprie abitazioni al borgo del paese alto. Gli anni a seguire non incideranno in modo significativo su quello che era già il profilo marinaro e commerciale del paese, ma a partire dalla seconda metà del XIX sec. sorge il nucleo originale del Borgo Marina, arriva l'illuminazione pubblica, si ripristina l'antico nome di Cupra Marittima, la ferrovia e la residenza del comune passa dal Paese Alto alla Marina. Significativa è la Piazza della Libertà che conserva ancora fedelmente l'assetto che le conferì alla fine dell'800 l'Architetto Vespignani, con l'imponente scalinata ad ovest, in funzione di contrafforte della sovrastante Chiesa dedicata ai Santi Basso e Margherita. Grazie al progetto del Sacconi è stata invece realizzata l'elegante torretta dell'orologio che campeggia sul palazzo comunale. Arriviamo agli inizi del Novecento quando il lungomare si popola di tipici villini in stile Liberty, un moderno stabilimento bagni per accogliere i primi turisti: erano i primi passi dell'economia turistica con un incremento occupazionale non solo per i marinari , ma anche per i commercianti (fabbriche di liquori, ghiaccio, mattoni e mattonelle ecc.) e piccole industrie locali come quella dei bachi da seta. Tale incremento viene frenato e in parte interrotto dalle due guerre mondiali, ma il paese tornerà a rifiorire anche ad opera del dott. Ciccarelli che seguendo la tradizione di famiglia esporta nella città di Milano uno stabilimento per la produzione della Pasta del Capitano ancora oggi i suoi prodotti portano nel mondo il nome di Cupra. L'evoluzione storica di Cupra arriva ad oggi con una ricchezza sia nel settore paesaggistico e ambientale che in quello turistico-culturale con ambiti riconoscimenti. è molto apprezzato l'arenile, attrezzature balneari e sportive innovative per tennis, karate, infine una nuovissima pista ciclabile lunga 6 km posta tra la sabbia del mare e la ferrovia, percorribile anche di notte poiché illuminata, che collega Cupra Marittima con la vicina Grottammare per poi continuare fino a Porto d'Ascoli. Da visitare il famoso Museo Malacologico con 700.000 esemplari da tutto il mondo e il Museo Archeologico del Territorio al paese alto. Acque trasparenti suggellate dalla Bandiera Blu; Cupra è stata poi nominata capitale del verde con le sue colline verdeggianti e rigogliose con il litorale caratterizzato da splendide palme.
DA VISITARE
Luoghi di notevole interesse storico-archeologico sono: il Museo archeologico del Territorio con le sezioni preistorica,picena e romana; sulla SS. 16 si trova la villa romana con ninfeo ed ambienti termali e di spremitura del I° sec d.C. illustranti attività di pesca e di vita marinara. Ed ancora all'altezza di Villa Cellini ci si inoltra nella verdeggiante collina e se si procede verso nord si incontra la Pieve di San basso, è una delle testimonianze più ragguardevoli della zona, datata IX sec. d.C. segna ufficialmente il passaggio dalla dimensione pagana(Dea Cupra) all'affermazione del primo culto cristiano (San Basso). Oggi si vedono delle tracce dell'abside in stile romanico con la cripta pressoché intatta e che ha ospitato per parecchio tempo il corpo di San Basso, patrono della città, martirizzato durante le persecuzioni dell'impero Diocleziano. Infine proseguendo verso nord si trova il Foro romano che rappresenta il fulcro del Parco Archeologico che mostra delle emergenze architettoniche di eccezionale spessore, dai due archi attigui del I° sec. a.C. alla scalinata del tempio dedicato alla Dea Venere (assimilata alla Dea Cupra) o alla triade capitolina simile a quella di Pompei, che rende Cupra Marittima un autentico gioiello. A sud dell'abitato sulla collina Sant'Andrea si avvistano i ruderi dell0'antico Castello di S. Andrea recentemente restaurato e valorizzato( visitabile anche di notte) ed è ciò che rimane del borgo medievale del sec. XII e tra i ruderi dell'antica chiesa di San Gregorio Magno e S.Andrea risultano ancora rintracciabili il tessuto cittadino. Dal castello attraverso la cresta collinare inoltrandosi verso ovest e girando verso nord ci si addentra nel Borgo Medievale di Marano incontrando Villa GRisostomi, la medievale chiesa Santa Maria in Castello, il Palazzo Sforza, il Museo Archeologico del Territorio, la chiesa dell'Annunziata che ospita l'artistico presepe permanente di arte spagnola, infine la chiesa del Suffragio con la meravigliosa pala della "Deposizione". Si riscende poi alla Marina passando per porta Maggiore per sostare presso la collegiata di San Basso e ammirare lo straordinario trittico di Vittore Crivelli e la volta interamente dipinta da Giuseppe Pauri negli anni Trenta del Novecento. Scendendo si può ammirare la scenografica scalinata costruita dall'architetto Vespignani e si accede poi alla Piazza della Libertà con di fronte il Palazzo del Municipio con la splendida torretta dell'orologio progettata dal Sacconi.
Nel territorio comunale è stata scoperta anche una necropoli pre-romana (VI - V secolo a.C.) all'interno della quale sono stati rinvenuti vasellame e ornamenti vari di procedenza ellenica ed etrusca.
Una lunga pista ciclabile panoramica attraversa tutto il paese sul lungomare, e continua ininterrotta fino all'estremità sud di San Benedetto del Tronto. La pista fa parte del più esteso progetto denominato Ciclovia Adriatica, un percorso di 1000 km dalla foce del Po alla Puglia. Si rende necessario il collegamento della pista a nord di Cupra Marittima.

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